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Gli errori più comuni nella posa delle piastrelle di ceramica

Oggi parleremo degli errori più comuni che vengono commessi nella posa delle piastrelle di ceramica.

Siamo sicuri che molti di voi diranno che ne abbiamo tralasciato qualcuno… e siamo sicuri che abbiate ragione, ma abbiamo voluto tenere in conto quelli che, secondo noi, sono i più comuni purtroppo, al giorno d’oggi.

Il primo errore è effettuare la posa senza lasciare fughe

Il primo di questi errori è la posa di piastrelle di ceramica senza lasciare una fuga (ovvero uno spazio da riempire in seguito) tra una piastrella e l’altra.

La fuga di stucco deve sempre essere di almeno 1 mm e, secondo noi, meglio se di 1,5 mm. Anche nel caso in cui (e so che molti di voi non saranno d’accordo con noi) se si usano piastrelle rettificate.

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La fuga tra le piastrelle non è un mero capriccio estetico, ma ha importanti funzioni tecniche fra le quali:

  • minimizzare le differenze di dimensioni tra le piastrelle,
  • assorbire le sollecitazioni superficiali
  • o addirittura far traspirare la condensa e favorire la presa della colla/cemento adesiva.

Ma c’è un dettaglio che molti trascurano: grazie all’esistenza di questo incastro, la sostituzione dei pezzi rotti sarà molto più semplice e si eviteranno possibili “ritocchi” sul nuovo pezzo, per non parlare, ovviamente, della qualità della finitura finale che questi “ritocchi” comportano.

Esempio di piastrella in gres 45×45 posata senza fughe.

Il secondo errore è la scelta dell’adesivo o della colla

Il secondo fra gli errori più comuni nella posa delle piastrelle di ceramica è la scelta dell’adesivo o del tipo di colla più adatti per ogni materiale ceramico.

La colla/cemento tradizionale non incolla tutto, e non si può usare per tutti i materiali.

Se, sia il supporto che il materiale ceramico hanno un’elevata porosità, sarà necessaria un’adesione meccanica (cemento tradizionale), se invece la porosità di questi elementi, o di almeno uno di essi, è medio-bassa, dovremo incorporare la componente chimica a questa adesione (colla/cemento).

Il terzo errore nella posa di piastrelle è posarle a punti (o a bastoncini)

Si arriva, quindi, al terzo errore: l’insistenza nel posare le piastrelle a punti (o come si usa dire: a bastoncini).

Naturalmente potete contestare questo terzo errore con la solita risposta che abbiamo ricevuto:

“In questo modo è più veloce, si livella meglio, o è il modo in cui si è sempre stato fatto!”

Questi sono alcuni dei commenti che sentiamo quando chiediamo di questa tecnica di posa. E le bolle? beh… più che bolle sono vere e proprie sacche d’aria che si generano e che sono la prima causa di rottura delle mattonelle quando si cerca di effettuare un foro o quando le nostre belle piastrelle nuove ricevono una colpo per la caduta di un piatto o bicchiere.

La corretta installazione non è un grande segreto: se posiamo piastrelle di porosità medio-alta con il cemento tradizionale, lo strato sarà spesso, ma coprirà l’intera superficie della piastrella.

Se, invece, usiamo la colla per cemento dobbiamo fare uno strato sottile, e obbligatoriamente usare una spatola dentata o un pialletto.

In questa rottura della piastrella si vede chiaramente la sacca d’aria che rimane a causa di una installazione a punti.

Il quarto errore è quello di continuare a lavorare, anche nei grandi formati, con la tecnica dell’incollaggio

Il quarto errore , ovviamente, è direttamente collegato al terzo.

Mi riferisco all’insistenza di molti nel continuare a lavorare con il metodo dell’incollaggio semplice nella posa delle piastrelle di grande formato.

I grandi formati devono sempre essere installati con il metodo del doppio incollaggio,indipendentemente dal fatto che si tratti di pavimenti o rivestimenti, per interni o per esterni. Tutte, e ripeto, tutte le piastrelle di ceramica con un formato superiore a 30×30 cm. richiedono un doppio incollaggio.

Ultimo errore, ma non per importanza, tagliare a strisce strette

In conclusione, l’ultimo errore di cui vogliamo parlarvi, ma non per questo meno importante, è tagliare strisce strette nelle giunzioni tra parete e parete o tra pavimento e parete.

L’installazione “forzata” di strisce strette nei cambi di piano è la conseguenza più evidente della mancanza di uno studio anteriore della planimetria.

A eccezione di quei casi in cui si sceglie di installare una profondità persa, le scomode strisce strette sono molto facili da evitare. Il modo più semplice è sommare la larghezza della striscia stretta alla lunghezza della piastrella e dividere per due.

Il risultato ci darà la dimensione del primo e dell’ultimo pezzo dello spazio, e il risultato sarà sempre quello di due pezzi con larghezza superiore alla metà della larghezza di un pezzo intero.

Questa posa sarebbe stata sicuramente migliore se fosse centrata sull’appostamento.

Sicuramente, è vero che in molti casi dovremo fare un taglio in più, ma vi assicuro che il risultato finale ne vale la pena.

Certamente, e come ho detto all’inizio, è molto probabile che molti di voi penseranno che ne ho tralasciato qualche errore, o che sto esagerando, o forse non condividete il mio punto di vista… in ogni caso, a mio parere questi sono gli errori più comuni.

Probabilmente ne abbiamo dimenticato qualcuno,se è coìs, scrivilo nei commenti!

Adesso conoscete il mio punto di vista, ora tocca a voi, buon lavoro!

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